La caccia con i cani
Nessuna delle varie specie animali addestrate per la caccia ha mai avuto un'importanza paragonabile a quella dei cani. Dopo l'addomesticazione il cane perse la propria indipendenza evolutiva diventando un aiuto prezioso aiuto per la caccia. I cani da caccia moderni sono il risultato di millenni di selezione genetica ad un livello che è unico nel sue genere.
Atteone viene divorato dai suoi cani.L'utilizzo dei cani da caccia risale all'alba della civiltà umana, la parola stessa caccia deriva dal greco antico kynègia che a sua volta deriva da kynos, cioè cane. Nell'impero ottomano 33 o 34 delle 196 compagnie di Giannizzeri erano Sekban, cioè custodi dei cani.
Oggi i cani sono usati per inseguire o riportare la selvaggina e a volte per ucciderla. L'olfatto sensibile dei cani permette ai cacciatori di inseguire e uccidere prede che, altrimenti, sarebbero molto difficili o pericolose da cacciare.
La caccia moderna
Testa di elefante africano, ambito trofeo di caccia grossa, durante il periodo della colonizzazione africanaQuella che un tempo era la caccia aristocratica è oggi un hobby, diffuso in modo relativamente uniforme tra le classi sociali. I cacciatori possono essere motivati dal divertimento o dal raccoglimento di trofei.
Solitamente i cacciatori dilettanti ritengono che passare del tempo all'aria aperta, in ambienti relativamente selvaggi, e lontano dai sentieri più frequentati, sia una parte essenziale dell'attività venatoria.
La caccia in Italia
In Italia il numero dei cacciatori è in diminuzione, infatti sono passati dai 1.701.853 del 1980 ai 791.848 del 2001 [4] con un calo netto del 53.5%, mentre l'età media sta aumentando. Tutto ciò è indice del fatto che ormai questa pratica è diffusa prevalentemente tra gli anziani e che riscuote uno scarso interesse tra i giovani.
L'attività venatoria è regolamentata dalla legge n. 157 del 17 febbraio 1992, anche se le regioni possono approvare delle deroghe a tale normativa.
Nessuna delle varie specie animali addestrate per la caccia ha mai avuto un'importanza paragonabile a quella dei cani. Dopo l'addomesticazione il cane perse la propria indipendenza evolutiva diventando un aiuto prezioso aiuto per la caccia. I cani da caccia moderni sono il risultato di millenni di selezione genetica ad un livello che è unico nel sue genere.
Atteone viene divorato dai suoi cani.L'utilizzo dei cani da caccia risale all'alba della civiltà umana, la parola stessa caccia deriva dal greco antico kynègia che a sua volta deriva da kynos, cioè cane. Nell'impero ottomano 33 o 34 delle 196 compagnie di Giannizzeri erano Sekban, cioè custodi dei cani.
Oggi i cani sono usati per inseguire o riportare la selvaggina e a volte per ucciderla. L'olfatto sensibile dei cani permette ai cacciatori di inseguire e uccidere prede che, altrimenti, sarebbero molto difficili o pericolose da cacciare.
La caccia moderna
Testa di elefante africano, ambito trofeo di caccia grossa, durante il periodo della colonizzazione africanaQuella che un tempo era la caccia aristocratica è oggi un hobby, diffuso in modo relativamente uniforme tra le classi sociali. I cacciatori possono essere motivati dal divertimento o dal raccoglimento di trofei.
Solitamente i cacciatori dilettanti ritengono che passare del tempo all'aria aperta, in ambienti relativamente selvaggi, e lontano dai sentieri più frequentati, sia una parte essenziale dell'attività venatoria.
La caccia in Italia
In Italia il numero dei cacciatori è in diminuzione, infatti sono passati dai 1.701.853 del 1980 ai 791.848 del 2001 [4] con un calo netto del 53.5%, mentre l'età media sta aumentando. Tutto ciò è indice del fatto che ormai questa pratica è diffusa prevalentemente tra gli anziani e che riscuote uno scarso interesse tra i giovani.
L'attività venatoria è regolamentata dalla legge n. 157 del 17 febbraio 1992, anche se le regioni possono approvare delle deroghe a tale normativa.
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