venerdì 14 dicembre 2007

Progetto "TIPS" e Caccia al cinghiale

Nell'ambito del progetto/studio denominato " TIPS-Italia", UNARC (Unione Nazionale Arcieri Cacciatori) ha disposto, per il giorno 16 dicembre 2007, l’effettuazione di una battuta di caccia al cinghiale da svolgersi nei territori dell’ ATC 1 di Salerno. La battuta sarà effettuata con il metodo della braccata dalle squadre “miste” (composte da arcieri e cacciatori tradizionali) in possesso di regolare autorizzazione rilasciata dall’amministrazione provinciale.
In questo quadro, mi pregio sottoporre all'attenzione dei lettori una breve presentazione del suddetto progetto. Iinvito formalmente, inoltre, il presidente del neocostituito Partito dei Cacciatori, Dr. Angelo Dente, a prendere atto del modello venatorio espresso dagli arcieri-cacciatori salernitani, al fine di valutare la possibilità di partecipare ufficialmente ai lavori del Comitato Scientifico UNARC ed individuare strategie comuni anche sul piano dell'impegno politico.

Presentazione Progetto TIPS.

TIPS è un progetto di ricerca sperimentale sulla balistica terminale del proiettile-freccia, in funzione della morfologia della cuspide e del sistema di fissaggio all’asta, a cui si aggiungono le analisi delle variabili comportamentali umane del cacciatore, in un contesto di prelievo reale di selvaggina. Il progetto si avvale della collaborazione di un network internazionale di associazioni private specializzate nella caccia con armi primitive (Arco e Frecce), i cui contributi potranno essere raccolti tramite l’interfaccia Internet per costituire uno specifico Data Base. I dati raccolti dagli abbattimenti verranno analizzati secondo più chiavi di lettura da un gruppo di studiosi e ricercatori nelle discipline dell’Etnoarcheologia, Antropologia, Paleozoologia e Archeologia Sperimentale (Project Team UNARC).

Obiettivi del progetto:

Il progetto TIPS (Terminal Impact Projectile Study) si propone, come obiettivi principali, di risolvere sperimentalmente alcuni interrogativi sulla re-interpretazione funzionale dei reperti archeologici, relativi all’attrezzatura arcieristica preistorica moderna; questo verificando (in situazioni di caccia reale) le possibilità di correlare, con ragionevole certezza, il rapporto forma/funzione della cuspide al sistema d’arma. In altre parole, il progetto vuole ottenere dati sperimentali utili per discernere nei records archeologici tra punte di proiettile destinate all’immanicamento su asta di freccia (per l’arco) da quelle destinate al montaggio su giavellotto (per il propulsore), utilizzando la discriminante morfologica e fisica - unitamente agli attributi dinamici del sistema e alle caratteristiche intrinseche d’uso - in ambito reale di caccia. Particolare risalto avrà lo studio delle armature epigravettiane (punte a dorso e a cran) relative ai contesti di scavo principali del nord Italia (Riparo Tagliente, Grotta della Paina, ecc.) e del sud Italia (Grotta Pagliacci e Grotta dell’Angelo) per via delle ricche collezioni da cui sono caratterizzate.
Obiettivi ulteriori del progetto sono quelli di approfondire la conoscenza della balistica terminale relativamente ai sistemi di connessione tra proiettile ed asta (freccia o giavellotto) approfondendone le caratteristiche d’accoppiamento e inferendo sulle componenti generali del processo venatorio “a distanza”, sia negli aspetti legati alla cultura materiale sia a quella comportamentale del cacciatore nell’ambito delle strategie venatorie moderne.
Il Progetto ha permesso la creazione e l’attivazione di un gruppo di ricerca sperimentale italiano (Team scientifico UNARC ) con il compito di fungere da “campione” e da strumento di monitoraggio/controllo diretto delle procedure, con l’impegno allargato di verificare i protocolli operativi in modo da poter modificare eventualmente “work in progress” l’andamento dell’esperimento globale.
Il lavoro da compiere è quindi la raccolta dati, su un vasto range di ambiti venatori e l’analisi comparata dei loro records, effettuata in modo da tener conto delle diversità tra le varie attitudini strumentali e comportamentali dei cacciatori che si sottopongono all’esperimento, sia nei singoli microsistemi locali funzionali, sia relativamente ai rapporti tra il cacciatore, le metodologie di caccia, la preda (cinghiale) e l’ ecosistema.

Giovanni Maio
Presidente UNARC
www.unarc.it

1 commento:

Anonimo ha detto...

http://www.imbalsamatoresapetti.com


Saluti!