lunedì 28 gennaio 2008

PROGRAMMA


Cari amici cacciatori,
con l’approssimarsi delle ormai imminenti elezioni politiche è al vaglio del partito l’opportunità di esprimere propri candidati. Tuttavia credo necessario riassumervi, qui di seguito, quelle che ritengo siano, in linea di massima, le nostre idee e le conseguenti richieste che, se condivise da qualche raggruppamento politico, vedrà convogliare su di esso, in ossequio all’idea di restare equidistanti da tutti, i nostri voti. Spero siate d’accordo e, dunque, mi aspetto da voi tutti un parere in merito.
Angelo Dente


La nuova legge sulla caccia deve innanzitutto restituire al cacciatore la piena libertà di esercitare il proprio diritto di caccia attraverso interventi:
SUL PIANO ISTITUZIONALE
a) Un federalismo venatorio che, sia pure sotto il coordinamento di indirizzi nazionali, consenta alle regioni di darsi proprie norme di caccia nel rispetto delle tradizioni locali e delle esigenze agricole ed ambientali;
b) Una collaborazione tra cacciatori ed agricoltori;
c) Una collaborazione con tutte le istituzioni(nazionali ed europee) per essere partecipi alla
formazione delle normative che si impongono
SUL PIANO NORMATIVO
a) Una modifica della legge 157/92 che comprenda: 1. una revisione delle specie cacciabili; 2. un adeguamento ai tempi di caccia in linea con quelli europei(28 febbraio); 3. un nuovo rapporto cacciatore-territorio
b) Una modifica della normativa sui parchi che consenta la revisione delle aree in esubero nel rispetto dei requisiti ambientali previsti dalla legislazione vigente.
c) La definitiva regolamentazione degli ATC quali ambiti addetti esclusivamente alla regolamentazione della caccia alla selvaggina stanziale.
SUL PIANO DEGLI STRUMENTI
a) Un ufficio legale a livello regionale per garantire il cacciatore da vessazioni e abusi.
b) Un calendario venatorio che sia emanato con cadenze almeno triennali, salvo fatti imprevisti, improntato a regole di certezza per il cacciatore.
c) Istituzione in ogni regione di un osservatorio sulle specie migratorie in grado di collaborare al monitoraggio eseguito dagli altri istituti nazionali.
d) Un osservatorio a livello regionale con funzioni di consultazione preventiva per garantire il rispetto delle superfici che non possono essere sottratte alla caccia.



Aspetto Vostri suggerimenti
Angelo Dente

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