Salve,mi chiamo Sabatino dalla provincia di Napoli, sul sito Armi eTiro ho letto di questo nuovo partito della caccia e della pesca.Io dapoco sono in possesso del porto d'armi tiro a volo, in pratica non sonone un pescatore ne un cacciatore, ma vado a sparare ogni tanto alpoligono di tiro.Volevo segnalare, come viene anche riportato su armie tiro, del disegno di legge del Ministro Amato, con il quale ancorauna volta drasticamente vengono annientati, quei pochi privilegi dellevarie licenze d'armi. Se passerà e diventerà legge, anche chi è inpossesso del porto d'armi per uso caccia e/o sportivo, ogni qual voltadeve acquistare un arma lunga o corta, deve presentare la domanda dinulla osta all'acquisto; rifare dinuovo ogni volta visita medica emaneggio armi ecc... Inoltre aspettare mesi prima che ti diano ilpermesso per l'acquisto, quindi uno sportivo o ancor di più uncacciatore se deve acquistare un fucile, ne passerà del tempo.E poi,non finisce qui, si distruggerà la cessazione tra privati. Io sonoconvito che ci vogliano dei controlli psicofisici periodici, ma nonattuare queste misure drastiche e far pagare anche alla brava personail male dell'altro.Nell'attesa di una vostra riposta sulla questone,colgo l'occasione di porgere distinti saluti.
Sabatino
vipercar@virgilio.it
Sabatino
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1 commento:
Già che ci siamo potremmo fare fronte comune, come dice Sabatino anche noi "Tiravolisti" siamo interessati a frenare questi sconsiderati interventi legislativi.
Dico "Tiravolisti" tra virgolette perché pur essendo in possesso di PdA per uso tiro a volo non pratico la disciplina (purtroppo, motivi logistici), come tanti altri che per poter praticare non solo il tiro a segno, ma anche il tiro dinamico, l'avancarica o il cowboy action shooting non posso fare altro che richiedere il rilascio del TaV per poter acquistare armi, polvere e munizioni e trasportare le loro armi in strutture diverse dalle sezioni del tiro a segno nazionale senza chiedere autorizzazione al questore ogni volta (come si dovrebbe fare altrimenti col nullaosta).
A questo riguardo, leggo proprio oggi sul Giornale un giornalista accusare chi ha il TaV di avere il non meritato diritto di acquistare armi corte e lunghe da caccia, in sostanza di approfittare di una scappatoia, quasi come un evasore. Certo, non si può pretendere che una persona si informi su quello su cui è pagato per scrivere, rendendosi conto che le leggi sono vecchie e quando sono state fatte tante variazioni delle discipline con le armi non c'erano, e che anche se oggi si chiama ancora "porto d'armi per uso tiro a volo" in sostanza è implicitamente un per uso sportivo generico, non per nostra volontà, ma per inerzia del legislatore.
Allora se proprio si deve fare una modifica alla legge, almeno che si cambi il nome al porto, prima che col TaV si finisca a poter comprare solo sovrapposti da tiro al piattello.
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