mercoledì 19 dicembre 2007

La caccia nelle società agricole e pastorali

Come l'agricoltura e l'allevamento diventarono più diffusi la caccia mantiene un ruolo importante nella cultura, dove l'ambiente naturale e le condizioni sociali lo permettono. La caccia può essere diretta verso predatori che predano gli animali domestici o per estirpare animali selvaggi che concorrono nell'utilizzo delle risorse naturali, quali acqua e foraggio.
:la prima è la caccia professionale, svolta con equipaggiamento e allenamento appositi. L'altra specialità è la caccia sportiva, un tempo prerogativa delle classi sociali più elevate.
In gran parte dell'Europa medievale le classi sociali più elevate (aristocrazia e clero) avevano come privilegio il diritto esclusivo di cacciare (e a volte pescare) in certe zone del territorio feudale. All'epoca la selvaggina era ancora una fonte importante di cibo e pelliccia, solitamente procacciata da cacciatori professionisti; la violazione di questo privilegio era considerata una offesa criminale ome riportato, ad esempio, nella leggenda di Robin Hood accusato di aver cacciato il cervo del re.

Come la selvaggina divenne un lusso piuttosto che una necessità la sua pratica divenne codificata. La caccia, solitamente a cavallo, di animali pericolosi, quali leoni o cinghiali selvatici, prese il posto dei tornei medievali diventando un passatempo onorevole e competitivo per l'aristocrazia permettendo di provare la proprià abilita di guerra in tempo di pace.

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