venerdì 16 maggio 2008

INTERESSANTI E INNOVATIVE PROPOSTE DI GIOVANNI MAIO

Valutazioni di un Arciere-Cacciatore

Cari amici,
il messaggio di grande “unità” ideologica e d’intenti che deriva dalle perfette scelte operative di Giacomo Gondoni (Presidente di Caccia e Ambiente) e di Angelo Dente (Presidente del Partito dei Cacciatori) rappresenta una vera e propria novità nel mondo della Caccia, da sempre caratterizzato (leggi: costretto) da grandi divisioni e frazionamenti indotti dalle principali Associazioni venatorie, a danno dell’intera categoria.
E’ evidente, dunque, che aldilà di sporadici proclami e continue e sterili polemiche, nessuna delle su citate associazioni è stata veramente capace di creare un unico contesto programmatico capace di operare, senza condizionamento alcuno, in difesa del cacciatore, del pescatore, dell’agricoltore e di tutti quei soggetti “naturalmente” impegnati nella gestione del Territorio e dell’Ambiente.
Il “nostro” movimento politico, diversamente, ha già dimostrato con i fatti la sua intrinseca capacità di superare le “restrizioni mentali” derivanti dalla solita corsa alla poltrona, per rendere veramente omogeneo, aggregante e possibile un percorso politico costituito da nuove idee, stimoli e “forze” destinate a cambiare il nostro mondo.
E così oggi è finalmente giunta l’ora di cambiare!!
Eppure, anche se in molti forse storceranno il muso a leggere il prosieguo delle mie divagazioni, ritengo necessario effettuare alcune valutazioni circa le futuribili potenzialità – quelle reali - che tutti insieme potremmo esprimere solo superando certi blocchi limitativi delle nostre azioni e trovando il coraggio di produrre un “divenire” che permetta al Partito di essere protagonista, A TUTTI I LIVELLI, della dimensione venatoria nazionale.
Ecco quello che penso:
il Partito e le Associazioni venatorie, inevitabilmente, si esprimono seguendo un percorso che si dipana su binari paralleli, ma con competenze “diverse”, che trovano attuazione in diversi ambiti istituzionali; così, mentre le AA.VV. occupano ufficialmente i Comitati tecnici degli ATC, le Commissioni d’esame per il rilascio delle licenze, i Gruppi di lavoro organizzati dalle Amministrazioni provinciali, ecc. - traendo da tutto questo un notevole potere –, il Partito si pone obiettivi statutari che prevedono il suo impatto e la sua presenza in ben altre stanze, determinando però un vero e proprio limite alle sue possibilità di azione, fino a quando non avrà la capacità di sostituirsi letteralmente alle formazioni venatorie che sono parte integrante dei settori tecnici di molte istituzioni.
In questo quadro, bisogna altresì considerare che anche se riuscissimo ad inserire “ufficialmente” i nostri sostenitori in questi importanti contesti (comitati e commissioni varie), in realtà non potremmo aspettarci nessun realistico risultato (collegato alla nostra Mission) fino a quando questi stessi “sostenitori” (del Partito) saranno contestualmente sostenitori ANCHE delle Associazioni venatorie che fin dal primo momento abbiamo intercettato come nostri principali avversari.
E, dunque, come risolvere il problema?
Io dico che è giunta l’ora di avere il coraggio delle proprie azioni!
Il mondo della Caccia, in realtà, non può fare a meno delle Associazioni venatorie, ma ha bisogno di forme di associazionismo rinnovate, che sappiano evitare di nascondersi dietro quella famosa formuletta statutaria (…associazione apolitica, apartitica) che rappresenta la prima grande bugia offerta ai cacciatori tutti.
Queste associazioni vanno combattute sul loro stesso terreno, con il coraggio, la determinazione e l’impegno di quanti, fino ad oggi, si sono schierati in prima linea contro le grandi organizzazioni che hanno danneggiato gravemente la nostra categoria.
Queste associazioni vanno combattute sul piano dei numeri delle adesioni ed il primo passo da fare, per dimostrare concretamente la nostra forza, consiste nel rinunziare alla propria tessera per scegliere di operare e supportare il Partito.
E allora propongo a tutti voi: cosa ci impedisce di dare vita ad una nuova, grande formazione associativa che nasca con il dichiarato intento di supportare il neo-costituito Partito dei Cacciatori e che, addirittura ne sia parte integrante?
Cosa ci impedisce di costituire la NOSTRA Associazione, che s impegni ad affiancare il Partito ed a sorreggerlo anche economicamente, oltre che con tutta quella serie di rappresentanze e servizi che altrimenti non sarebbero fruibili?
Cosa succederebbe se all’improvviso le esistenti AA.VV. si trovassero di fronte un potenziale “colosso” veramente capace di influire sulla rideterminazione dei poteri, degli equilibri e delle forze attualmente in campo?
Nel nostro mondo la rivoluzione è già cominciata e noi, tutti noi, oggi possiamo essere considerati i “carbonari” che cambieranno le cose, pronti a stravolgere, se necessario, ogni equilibrio.
Tanto detto, propongo a tutti Voi di valutare l’ipotesi di costituire tutti insieme l’Apparato associativo del Partito, che permetta ad ogni aderente di proiettarsi realmente in un mondo nuovo.
Naturalmente, vi invito ad intervenire su questo Blog per dire la vostra.
Le mie, in fondo, sono soltanto semplici divagazioni di un arciere-cacciatore che, per sperare in un futuro diverso, ha bisogno di alimentarsi del vostro coraggio.

Buona Vita!
Giovanni Maio


1 commento:

Unknown ha detto...

Ho letto attentamente il messaggio di Giovanni Maio, e pur apprezzando il suo pensiero per molti versi innovativo, debbo dire di non essere d'accordo con lui.
La creazione di una nuova AAVV che si affianchi al partito avrebbe si quei vantaggi che lui stesso ha chiaramente indicato, ma avrebbe anche molti svantaggi. Cito i principali:
-metterebbe tutte le attuali AAVV contro la nuova (che all'inizio non potrebbe essere un colosso), e quindi contro il partito.
-i cacciatori sono legati alla loro Associazione più di quello che si pensi e non credo quindi che tanti l'abbandonerebbero così facilmente.
-creando una nuova Associazione ci metteremo sul piano delle Associazioni, che oggi rappresentano la parte peggiore del mondo venatorio, e sopratutto sono la causa della maggioranza dei nostri mali.
Senza dilungarmi oltre ritengo che il partito debba essere al di sopra delle beghe delle AAVV, e debba avere come scopo quello di portare i rappresentanti dei cacciatori la dove vengono prese le decisioni che ci riguardano, cioè parlamento, regioni, provincie, ATC, ecc.
In fede
Franco