La compagine ambientalista ha inferto un altro duro colpo ai cacciatori. Con una recente sentenza del T.A.R. Campania si è di fatto chiusa la stagione venatoria 2007/2008 con un mese di anticipo. Infatti questa ha ritenuto illegittimo il Calendario Venatorio regionale nella parte in cui consentiva i cacciatori di svolgere il loro sport negli altri A.T.C. attraverso il principio della mobilità. Risultato fino al 31 Gennaio 2008 si potrà cacciare solo nel proprio A.T.C. di residenza senza potersi spostare in altro ambito. Fermo restando che il principio di mobilità è adottato anche da altre Regioni (senza alcun problema di legalità) e che i cacciatori per tale diritto hanno pagato una quota alla Regione di euro 10,50, non si capisce perché questo provvedimento viene adottato proprio qui e proprio ora. Sarà un caso che la Regione Campania è governata dal centro-sinistra (nel cui seno gli ambientalisti fanno il bello e il cattivo tempo), che viste le difficoltà circa lo smaltimento dei rifiuti si cerchi di ammorbidire l’opinione pubblica attaccando manco a dirlo i soliti noti, che questo provvedimento viene preso nelle imminenze del termine di chiusura della caccia in modo da non dare il tempo ad un ricorso più che fondato e lasciando l’amaro in bocca agli amanti di Diana. Ma più che il loro comportamento, fanno il loro mestiere, mi meraviglio del comportamento dei cacciatori che si sperticano in disquisizioni e analisi ma poi alla fine concretamente porgono, da buoni cristiani, sempre l’altra guancia. Già vi vedo fuori dai bar e dai Circoli a lagnarvi, a lamentarvi, ad accusare questo o quel Presidente di Circolo o a denigrare le Associazioni Venatorie ma poi che fate…un caffè e subito a casa sulla vostra amata poltrona davanti alla TV a guardare la telenovela preferita. Vi siete mai chiesti perché gli ambientalisti pur essendo inferiori numericamente a noi raggiungono risultati che noi possiamo solo sognare? Non certo perché hanno uomini più capaci ma perché fanno quello che voi cercate di delegare sempre agli altri, lottano in prima persona. Oggi ci sarebbe da affrontare un’altra battaglia ma già so che nessuno di voi sarà disposto a sostenerla quindi vi comunico, solo a titolo informativo, che il vaglia pagato alla Regione Campania per il diritto alla mobilità non ha più ragione di essere quindi siete nel pieno diritto di chiedere il rimborso, anche per via giurisdizionale, di ciò che è stato pagato ma non goduto. Una goccia nel mare certo ma una goccia che farebbe capire a molti che ci sono ancora persone disposte a lottare per i propri diritti. Quanti di voi sono disposti a combattere? Quanti continueranno a fare le amebe? Ai posteri l’ardua sentenza!!
Presidente Circolo Italcaccia
Palma Campania
Simonetti Francesco Rosario
lunedì 21 gennaio 2008
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